La frana di Poggio Baldi è uno dei maggiori fenomeni rocciosi e detritici dell’Appennino emiliano-romagnolo.
Dal 26 ottobre 2021 diventa un vero e proprio Sito Sperimentale di Monitoraggio Permanente dove attività di monitoraggio e tecniche avanzate di telerilevamento si fondono in un Laboratorio Naturale. In tale giornata è stato inaugurato il sito alla presenza della Magnifica Rettrice.
La frana di Poggio Baldi è uno dei più grandi fenomeni franosi in roccia e detrito dell’Appennino Emiliano – Romagnolo. Con un volume stimabile in 4 milioni di metri cubi, la frana ha interessato, durante la sua ultima riattivazione del 18 marzo 2010, l’abitato di Poggio Baldi (in sinistra idrografica del fiume Bidente, nel comune di Santa Sofia, provincia di Forlì-Cesena). Tale evento ha causato numerosi danni alle abitazioni private circostanti e alle infrastrutture, provocando inoltre lo sbarramento naturale del Fiume Bidente. Considerato come la riattivazione di un più antico movimento franoso, avvenuto nel marzo 1914, l’evento del 2010 è stato innescato dall’incremento della pressione dell’acqua nel terreno, probabilmente correlata ad un rapido scioglimento della copertura nevosa accumulatasi nel periodo invernale. Dal 2010, subito dopo l’evento, rilievi geologici, geomorfologici e geomeccanici di sito, sono stati effettuati al fine di approfondire la conoscenza della complessa cinematica della frana. Sono state inoltre condotte diverse attività di monitoraggio, impiegando sia tecniche di campo (inclinometri, estensimetri, piezometri), sia da remoto (laser, radar, fotogrammetria e GNSS). Grazie al contributo congiunto del Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza Università di Roma, di NHAZCA S.r.l. startup di Sapienza Università di Roma, del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, del Comune di Santa Sofia e di Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A., è stato possibile instaurare un vero e proprio Sito Sperimentale di Monitoraggio nell’area di Poggio Baldi. Qui, attività di monitoraggio ed avanzate tecniche di telerilevamento si fondono in un vero e proprio laboratorio di campo.
Attualmente la scarpata sub-verticale si presenta con un’altezza di circa 100 metri ed una larghezza di 250 metri e si caratterizza dalla presenza di frequenti processi di rock-fall. Quest’ultima, con la copertura detritica presente alla sua base, rappresenta uno degli elementi morfologici principali che caratterizzano l’area della frana di Poggio Baldi. I crolli in roccia sono molto frequenti nei pendii più acclivi delle aree montane e nelle scogliere marine. Dal momento che i crolli sono la tipologia di frana a maggior velocità (Varnes, 1978), la loro energia di impatto, e quindi la pericolosità ad essi associata, può raggiungere valori molto alti.
I molti aspetti che necessitano di analisi, dalla valutazione dell’equilibrio geostatico dei blocchi, alla previsione delle traiettorie di propagazione dei massi, rendono i crolli in roccia fenomeni complessi da studiare e prevedere. La traiettoria di un masso in caduta dipende da una serie di fattori la cui incertezza risulta predominante: la localizzazione dell’area di distacco, le condizioni strutturali dell’ammasso in tale area, la geometria del masso, le proprietà meccaniche della roccia e del versante e la topografia (Ritchie, 1963). Questi fattori risultano difficili da verificare sul terreno e dovrebbero essere determinati con esattezza. Il monitoraggio di pareti rocciose attraverso il telerilevamento, pertanto, è lo strumento ad oggi più adatto ed efficace per ricavare, in modo esaustivo, informazioni tali da permettere un’identificazione approfondita dei fattori sopra riportati. In Italia ed in altre parti del mondo, infatti, i crolli di roccia costituiscono la causa principale delle vittime da frana.
Dal 2015 presso il sito sperimentale di Poggio Baldi, molti ricercatori e aziende leader nella produzione di strumentazione di monitoraggio geotecnico e geomatico, incontrano annualmente la comunità tecnica e scientifica per dimostrazioni dal vivo, sul campo, delle proprie tecnologie. Inoltre, nell’area di Poggio Baldi sono stati effettuati un gran numero di rilievi ed indagini mediante moderne tecniche di telerilevamento, in modo tale da acquisire quante più informazioni possibili riguardo il Sito Sperimentale. Nello specifico le attività svolte sono state le seguenti:
Più recentemente, nel 2021, è stato realizzato un vero e proprio sito sperimentale di monitoraggio permanente, energicamente indipendente, con la realizzazione di una base operativa per il monitoraggio in continuo, accessibile e gestibile da remoto, mediante l’impiego di diversi strumenti, tra cui:
DATA
TITOLO
2021
Esposito C.; Di Luzio E.; Baleani M.; Troiani F.; Della Seta M.; Bozzano F.; Mazzanti P. (Geomorphology– ELSEVIER)
2021
Mazzanti P.; Caporossi P.; Brunetti A.; Mohammadi F.I.; Bozzano F. (Landslides– Springer Nature)
2021
Romeo S., Cosentino A., Giani F., Mastrantoni G., Mazzanti P. (Sensors – MDPI)
2017
Experimental Landslide Monitoring Site of Poggio Baldi Landslide (Santa Sofia, N-Apennine, Italy)
Mazzanti, Paolo; Bozzano, Francesca; Brunetti, Alessandro; Caporossi, Paolo; Esposito, Carlo; Scarascia Mugnozza, Gabriele (Advancing Culture Of Living With Landslides– Springer Nature)
Professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma e CEO di NHAZCA S.r.l. Esperto di soluzioni di monitoraggio innovative nel campo del telerilevamento, promotore del corso internazionale IcGSM sul monitoraggio geotecnico e strutturale
Professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma, socio fondatore di NHAZCA S.r.l., Direttore del Centro di Ricerca CERI e Presidente della Commissione Nazionale Grandi Rischi.
Professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma, presidente e socio fondatore di NHAZCA S.r.l., componente della Commissione Nazionale per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi e del Consiglio di Amministrazione INGV.
Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma e Presidente Nazionale di LARES Italia - Unione Italiana Esperti in Protezione Civile, Associazione di Promozione Sociale attiva nel campo della Protezione Civile.
Dottorato industriale appartenente al 36° Ciclo presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma e cofinanziato da Nhazca Srl, Start-Up della stessa Università.
Dottorato industriale appartenente al 36° Ciclo presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma e cofinanziato da Nhazca Srl, Start-Up della stessa Università.
Dottorato industriale appartenente al 36° Ciclo presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma