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Piano di Monitoraggio e conservazione dei Beni culturali immobili

Il Ministero della Cultura (MiC) e il Centro di Ricerca Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici della Sapienza (CERI) hanno siglato un accordo di collaborazione sul patrimonio culturale, nell’ambito del “Piano Straordinario di Monitoraggio e Conservazione dei Beni Culturali Immobili”.

Lo scopo di questo progetto di ricerca è quello di individuare delle ‘best practies’ tra le varie tecniche di telerilevamento, sia terrestre che satellitare, al fine capire come le tecnologie di moniotraggio possano essere utili nella gestione e conservazione del patrimonio architettonico e dei beni culturali.

Molti sono i fattori di rischio naturali ed antropici che alterano la situazione originaria: terremoti, eruzioni vulcaniche, frane, alluvioni, subsidenze, cambiamenti climatici, inquinamento, incendi, cedimenti strutturali, pressione antropica. A fronte di una gamma così vasta di fattori di rischio si verifica una altrettanto vasta gamma di impatti il cui controllo (che è poi la sostanza del monitoraggio) richiede acquisizione di dati e modelli di trattamento degli stessi per un monitoraggio multi-scala, multi-profondità, multi-risoluzione, multi-sensing e prevede che i beni individuati come soggetti a maggior rischio di perdita o di danno vengano sottoposti ad un sistema di controlli finalizzato a consentire di avviare tempestivamente gli interventi conservativi necessari a salvaguardare i beni stessi, in caso di evidenti livelli di criticità che emergono in fase di monitoraggio.

L’individuazione dei dati richiede un approccio “olistico”: occorre coniugare la visione globale e dall’alto del sito e del territorio con una diagnostica ad alta risoluzione della singola struttura (o singolo elemento della struttura). Per questo obiettivo occorre basarsi sull’integrazione di tecnologie di remote sensing da diverse piattaforme osservative: satellitari, aeree (droni o velivoli di diversa tipologia) e fotografiche (ortofoto), in combinazione con rilievi territoriali e con l’acquisizione di informazioni tramite sensoristica (in-situ) direttamente applicata sugli immobili e verifiche puntuali dello stato di degrado strutturale e materico degli edifici.

Tecniche utilizzate:

  • A-DInSAR “Advanced Differential Interferometric Synthetic Aperture Radar” 
  • CD Change Detection” 
  • Fotomonitoraggio
  • TinRAR Interferometria Radar Terrestre” 
  • Termografia LWIR e SWIR 
  • Rilievi laser scanner 3D

Team

Paolo Mazzanti

Professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma e CEO di NHAZCA S.r.l. Esperto di soluzioni di monitoraggio innovative nel campo del telerilevamento, promotore del corso internazionale IcGSM sul monitoraggio geotecnico e strutturale.

Niccolò Belcecchi

Engineering and Remote Sensing Geologist, Geodata Analyst at NHAZCA S.r.l.

Siham Younsi

Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma.

Roberta Marini

Borsista presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma.

Simone Battaglia

Borsista presso il Dipartimento di Scienze della Terra della “Sapienza” Università di Roma.

Antonio Cosentino

Dottorando presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma.

Giacomo Santicchia

Dottorando presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma.

Patners

Piano Straordinario di Monitoraggio e Conservazione dei Beni Culturali Immobili