Il progetto ATLAS (Advanced Technologies for Cultural Heritage Safeguard) è finalizzato all’analisi dell’interazione fra elementi del patrimonio archeologico e fenomeni indotti da fattori ambientali e antropici, quali erosione, movimento, cambio di uso e copertura del suolo, potenzialmente e in alcuni casi, a causa dei cambiamenti climatici in atto, già drammaticamente dannosi per la conservazione dei siti archeologici. Con il progetto ATLAS si vuole sviluppare e testare su alcuni casi di studio del Lazio, di media estensione, un’innovativa procedura funzionale alla valutazione del rischio basata sull’impiego integrato di diversi metodi di registrazione e monitoraggio dei processi del suolo tramite tecniche di telerilevamento (remote sensing). Il principale obiettivo è lo sviluppo di apposite catene di processamento dei dati ottenuti dall’impiego di tecnologie di remote sensing (tra cui immagini satellitari SAR a diverse bande) in grado di monitorare i fenomeni del suolo e di consentire una più precisa mappatura del patrimonio archeologico esposto e sepolto dei siti. Il Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza, Università di Roma partecipa al progetto ATLAS con il compito di analizzare le metodologie di monitoraggio del suolo attraverso catene di processing tramite approcci basati su stack di immagini quali la tecnica degli scatteratori persistenti al fine di ottenere mappe e serie temporali degli spostamenti del suolo e delle strutture.

Il caso studio del DST è la necropoli di Cerveteri.